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Beh... la premessa è... i ladri nn possono rubare l'amore... ma spesso l'amore rende ladri... Cercate di vivere la vita e goderne della sua felicità... e poi... se vi stuzzica la curiosità... seguitemi!!!

30 giugno 2009

Lassù








La notte passa veloce

senza sogni...

guardo il bianco soffitto

rigato dalla luce...





Il mio sguardo rimane fisso

lassù...

nell'angolo...

quello in ombra

li rinchiudo

tutti i miei sogni.


I miei occhi si incantano

a guardare lassù

e nella mia mente

roteano pensieri

i miei fantasmi fanno capolino...


C'è quello con le catene

che mi spia nel riflesso

di cento specchi...

lui ama il riflesso

lui vede tutto alla rovescia

lui ama alla rovescia.


C'è il gigante

tanto grande che

non riesco a contenerlo

lui ama dall'alto

con intensità e vibrazioni

che scuotono

gli antri scuri e polverosi

della mia anima.


C'è Morfeo

o meglio c'era

da molto non mi accoglie

tra le sue braccia

nè bacia i miei occhi

forse è li anche lui

che aspetta il momento

per regalarmi il sogno

che aspetto...

che bramo...


il mio sogno.









24 giugno 2009

Corpo di donna

















Corpo di donna

(Pablo Neruda)



Corpo di donna,
bianche colline,
cosce bianche...
assomigli al mondo
nel tuo gesto di abbandono.

Il mio corpo di rude contadino
ti scava
e fa scaturire il figlio
dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel...
da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte
con la sua potente invasione.

Per sopravvivere a me stesso
ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco,
come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta,
e ti amo.

Corpo di pelle,
di muschio,
di latte avido e fermo.

Ah le coppe del seno!

Ah gli occhi d'assenza!

Ah le rose del pube!

Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna,
resterà nella tua grazia.

Mia sete,
mia ansia senza limite,
mio cammino incerto!

Rivoli oscuri
dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane,
e il dolore infinito.









22 giugno 2009

Pedofilia









Questo post non ha bisogno di parole


Se volete...


prelevate queste immagini e

fatele girare nei vostri blog
































18 giugno 2009

Il cielo ha una porta sola













Il cielo ha una porta sola

(Biagio Antonacci)




Oye, como va
ha smesso quel bel vento
considera che in me
è primavera da mezz'ora
il cielo ha una porta sola

hai smesso di far male
ai tuoi fragili pensieri
hai cominciato a fare pace
con te stessa tu
e vivi tutto sempre in ombra

tu mi piaci tu mi dici
non sono in grado
di amarti come vuoi

scriverti da qui
che è anche terra tua
è come farti respirare
quello che respiro
la nave bianca d'ogni ora

tu mi piaci tu mi dici
non meriti la parte
mia peggiore no, tu no

e non è per farti fretta
e non è per la distanza
tutto vivo e vive senza te

io ti scrivo per sentire
io ti scrivo senza tempo
potrei anche non ricevere

che quello che io sento di te
è forte
quello che io sento di te
è sempre che tu...
mi piaci... tu mi dici
non sono in grado di amarti

lì che tempo fa
tu sarai già al mare
prenditi il tuo tempo
e non sentirti in colpa mai
la volontà decide ancora

tu mi piaci tu mi dici
il cielo ha una porta sola
tu mi piaci tu mi dici
il cielo ha una porta sola,
aprila,
aprila







15 giugno 2009

Ombra








Mi sono trovata a fissare la mia ombra...

proiettata dalla luce sul muro.


Parlo e guardo la mia ombra.


Parla anche lei... l’ombra.





Sta lì...

a disegnare il mio profilo...

accompagnata nei gesti...

nelle risate.


Non riesco a schivarla con lo sguardo.


La fisso, affascinata.


Eccola lì...

l’ombra di cui parliamo sempre.



(Foto www.velociraptor.altervista.org)


Vivente...

ironica...

pungente...


E’ reale...

concreta...

palpita.

Ha un cuore nero che batte...

bum bum.




E’ un profilo identico.

Stessi gesti...

stesse sembianze.


Si muove in modo sincrono e tuttavia allo stesso tempo sembra autonoma...

sconcertante...

improvvisa e imprevista.




Sono impressionata...

mi sono resa conto della concretezza dell’ombra.


Ci segue sempre...

come una vecchia abitudine.

Ostacola la nostra luce ma allo stesso tempo la definisce...

ne diventa il controcanto necessario e pregnante.




Non c’è luce senza ombra.


Maggiore è la luce...

maggiore è l’ombra.


Forse è per questo che - si racconta - i maestri spirituali e i santi sono circondati da schiere di demoni.


Finisce nei sotterranei della nostra psiche...

alimenta i nostri fantasmi...

incenerisce le nostre speranze.




Ma è anche carburante...

fuoco...

motore.


Va usata...

non subìta.


I miti da sempre ci raccontano la storia dell’ombra e della sua funzione.


Utile per la nostra conoscenza...

diventa un inciampo solo quando non la guardiamo.




L’ombra cucita addosso ma autonoma mi parla un linguaggio privo di parole.


Senza colori né sonorità...

è viva...

vivissima.


Pare quasi staccarsi dal muro.


Sà di esistere a prescindere dalle nostre intenzioni...

dagli sguardi che elargiamo...

dall'attenzione consentita.




E’ lì...

semplicemente.


E sta raccontando qualcosa.












10 giugno 2009

Acqua









Sento l'acqua

sulla schiena...

sento il picchiettio

sulla pelle...

che reagisce...

facendomi rabbrividire....





Vedo i tuoi occhi

che mi osservano

audacemente...

mentre le tue mani

vorrebbero scivolare

su di me.


I miei occhi

ti seducono...

i tuoi

mi avvisano...


L'acqua

nel frattempo

scorre...

calda...


sul mio corpo

avvolto

dal tuo sguardo...


Ti guardo...


mi guardi...







7 giugno 2009

La “sposa dipinta”








A Ribnovo, un paesino aggrappato ai monti Rodopi nel sud-est della Bulgaria, si svolgono delle cerimonie stupende, che coinvolgono tutto il paese e che lasciano nell’aria un senso di gioia e ottimismo.

Le cerimonie nuziali si svolgono negli ultimi scampoli d’inverno perché sono ammesse solo in quella stagione.

I preparativi richiedono troppo tempo per svolgersi in altri periodi dell’anno.

Infatti, l’antica etnia dei Pomaks consuma la propria esistenza, nelle altre stagioni, al lavoro, ossia alla coltivazione del tabacco.





D’inverno, invece, quando la natura dorme, c’è il tempo di sposarsi.

Perché i matrimoni a Ribnovo sono spettacolari, complicati, unici al mondo.

I Pomaks fanno parte dei 250 mila mussulmani che vivono in Bulgaria.

Per la grande festa tutte le ragazze indossano abiti allegri e ipercolorati.

Velo in testa con motivi floreali, strani pantaloni rossi di velluto a sbuffo, chiamati “shalvari”, tuniche di lana fatte a mano e un grembiule candido, il “sofra”.


Nella strada principale che percorre il paese la gente ammassa gli oggetti più strani.

E’ la dote, il corredo della sposa che viene esposto per dimostrare la ricchezza e la generosità della famiglia.

Ai fili tesi vengono appesi lenzuola, federe, tovaglie, coperte, vestiti, capi intessuti a mano, tappeti e gli occhi si perdono in questo curioso patchwork di colori e di oggetti, come se ci si trovasse all’improvviso in un variopinto mercatino, dove la tradizione (il corredo cucito a mano dalla sposa, fin da bambina) si mescola con oggetti moderni.


Perché tutto viene esposto, la cucina elettrica in metallo, il frigorifero, un aspirapolvere, pentolame, la tv e perfino un lettore dvd.

La gente guarda, commenta, spettegola bonariamente, altra attività invernale di Ribnovo per cui esiste una parola ad hoc “sedyanka”.


Tutti aspettano l’inizio ufficiale della cerimonia, ossia un corteo che si snoda per tutta la strada.

Una vivace banda gitana al suono di “zurna (antico strumento turco), un tupan (piccolo tamburo) e una grancassa, comincia ad avanzare.

Davanti al testimone e dietro di lui, la gente balla il “kyuchek”, una sorta di danza del ventre.

Nella piccola piazza, le donne nubili danzano la loro danza dell’anello, le “single” che un giorno prenderanno marito e balleranno tutta la notte insieme agli invitati dello sposo, durante il primo banchetto nuziale che si svolge il sabato.


Domenica, ha luogo il matrimonio vero e proprio.

Le anziane immergono le dita della sposa in una miscela di hennè e poi gliele fasciano.

Poi la fase più delicata.

Il trucco.

Nella stanza decorata con ghirlande e fiori, la sposa si abbandona alle mani esperte delle anziane, che sul suo volto hanno steso uno strato di biacca e ornato le guance, il contorno delle sopracciglia, delle palpebre con fiori stilizzati di paillettes multicolori e le labbra dipinte in rosso scarlatto.


I capelli lunghi intrecciati con cascate di nastri colorati e sottili fili d’argento ed una corona di boccioli di rose.

Infine il vestito, lungo, pieno di fiori e ricami dorati, sopra il quale indossa il tradizionale corpetto d’oro e paillettes.


Tutto il paese è in attesa di fronte alla casa della “galina”, così viene chiamata la sposa.

La porta si apre… la sposa sembra una creatura fiabesca uscita da chissà quali antiche leggende… “la sposa dipinta”, magica e ieratica, a occhi chiusi, sostenuta dalle altre donne percorre il cammino sino all’altare, dove l’attende lo sposo e lo “hodja” che celebra il matrimonio.


La sposa durante la cerimonia tiene in mano uno specchio dentro cui ci si riflette il volto di una sua amica; ed ha visto per gli sposi un futuro prospero.

Lo sposo pronuncia la sua promessa.

Poi tocca alla sposa.

L’ha fatta a occhi chiusi, come detta la tradizione.

Li ha riaperti solo dopo aver giurato amore eterno al suo sposo.


Perché a Ribnovo, come in tutto il mondo, il matrimonio per le ragazze ha ancora a che fare con i sogni.








4 giugno 2009

Armonia









Sinfonie d'amore

sussurrate al mio risveglio

mi donano un profumo

di te...





ascolto dal profondo

del mio cuore

musica d'amore...


che come canti

mi deliziano la mente

dandomi un senso

di dolce armonia.


Mi inebrio

di suoni e colori

al solo sentire

il cantico dolce

della tua voce...


tra mente...

e cuore

sinfonie sussurrate...


da dolci pentagrammi d'amore!








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1 giugno 2009

Gerry e Dean










Joseph Levitch (più noto col nome di Jerry Lewis) (Newark 16 marzo 1926) è un attore, comico e regista statunitense, uno dei cosiddetti "mostri sacri" del grande schermo, considerato il comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra.

Debuttò sedicenne con sketches di pantomima.

Nel suo "numero" più famoso Jerry mimava le labbra a sincrono con alcuni dischi famosi dell'epoca.

Dean Martin, pseudomino di Dino Paul Crocetti (Steubenville, 7 giugno 1917 – Beverly Hills,25 dicembre 1995), è stato un cantante e attore statunitense.

Si esibì per la prima volta in coppia con Jerry Lewis al "Club 500" di Atlantic City.


Durante uno spettacolo, vista la obbligata assenza di un attore, Lewis propose di far debuttare il suo amico Dino Crocetti, meglio conosciuto come Dean Martin, e insieme i due diventarono la coppia di attori più celebre dello spettacolo, un sodalizio portato avanti per i successivi dieci anni in teatro, al cinema e in televisione, interrotto per motivi personali nel 1957.

Negli anni '60 Lewis diventò anche regista dei suoi film, proseguendo brillantemente la sua carriera nel cinema e diventando uno dei registi più apprezzati in Europa.

E’ stato addirittura il primo regista ad usare (inventare) il video assist che gli permetteva di rivedere, praticamente in tempo reale, le inquadrature appena filmate.


Solamente nel 1976 i due si riappacificarono, quando, durante una trasmissione condotta dallo stesso Lewis, il Telethon americano, Frank Sinatra, amico di entrambi da lunga data, chiamò di nascosto Martin sul palco.

I due si riabbracciarono davanti al pubblico in delirio.


Lewis è anche noto per il suo impegno nel campo della beneficenza.

In particolare, è l'ideatore e il promotore della trasmissione-maratona televisiva Telethon a favore della ricerca contro la distrofia muscolare.





Una chicca che guardo sempre volentieri












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Lettori fissi





…E sono tua....
Come quando per gioco
mi tieni nel cerchio di fuoco,
Stringendolo lentamente
fino a rendermi meravigliosamente
tua...

E sono tua....
nell’ebbrezza dei tuoi desideri
e della tua passione....
La stessa passione che dà
un significato in più
ad ogni volta che ti dico
che ti amo...
ad ogni volta che ti dico
che ti voglio...


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